Tra le specie autoctone, troviamo anche il Sangiovese: vitigno a bacca nera molto diffuso in Italia, il Sangiovese ha origini molto antiche. Come tale è conosciuto fin dal 1500, ma la sua origine è molto probabilmente etrusca. Il termine Sangiovese, la cui derivazione è incerta, definisce un gran numero di biotipi nei quali il vitigno si è differenziato nel tempo, adattandosi ai diversi territori. Molto importante il suo ruolo in Umbria, dove è tra i rossi più rappresentativi; lo troviamo ad esempio nel Giulio II, il nostro Rosso di Montefalco o vinificato in purezza per ottenere il Ma Rose, il rosato di Le Thadee.

Nei nostri vigneti troviamo tra gli altri anche il Cabernet Sauvignon, uno dei vitigni più coltivati ​​al mondo. Particolarmente adatto a produrre vini di grande qualità e notevole longevità, viene spesso utilizzato in assemblaggio. Il Cabernet Sauvignon ha una grande adattabilità alle più diverse condizioni climatiche e tecniche di vinificazione: mantenendo la sua riconoscibilità, riesce allo stesso tempo ad esprimere le caratteristiche del terroir, punto focale della produzione della nostra azienda.

Un’altra piccola ma importante componente della nostra produzione proviene da viti di Merlot. È anch’essa un’uva a bacca rossa, la seconda varietà più diffusa al mondo dopo il Cabernet Sauvignon. Coltivato in tutti i continenti, si esprime al meglio nei climi miti, dove dà origine a vini eleganti. Il suo nome deriva da “merlo”, un grande appassionato della ricchezza zuccherina degli acini, dovuta alla sua maturazione precoce.

Per quanto riguarda l’uva bianca, entrambe le specie presenti nei vigneti di Le Thadee sono autoctone: Grechetto e Trebbiano Spoletino. Il Grechetto probabilmente ha origini greche: il termine “Greco” o “Grechetto” è stato usato in passato per indicare i vitigni bianchi con un percorso di diffusione comune attraverso l’Italia dalla Magna Grecia, anche se avevano caratteristiche diverse tra loro. È considerato originario dell’Umbria o, più ampiamente, dell’Italia centrale.

Il Trebbiano Spoletino, altra varietà originaria dell’Umbria, non presenta alcuna affinità con altre varietà di Trebbiano diffuse nell’Italia centrale, se non nel nome, che in questo caso sembra derivare dalla città di Trevi, vicino a Spoleto, in provincia di Perugia. Il Trebbiano Spoletino è un vitigno antico, che ha corso seri rischi di estinzione. La sua riscoperta è avvenuta solo una decina di anni fa, grazie alla ritrovata attenzione alle varietà autoctone delle diverse regioni vinicole. Uva storicamente presente nell’area di Spoleto e Montefalco, si presenta tra i vitigni di Le Thadee nella veste preziosa e rarissima di vite maritata all’acero, come voleva la tradizionale forma di coltivazione dei secoli scorsi, miracolosamente risparmiata dalla devastante piaga della Fillossera che ha distrutto i vitigni europei all’inizio del Novecento.